Roma, 25 set. - (Adnkronos) - Nel secondo trimestre del 2012 il quadro congiunturale in cui operano le imprese laziali continua a essere molto complesso, pur con qualche segnale di attenuazione della recessione economica rispetto al trimestre precedente. Le stime sul fatturato (-5,2%), sugli ordini (-6,5%) e sull'occupazione (-0,7%) segnano un calo nel corso del secondo trimestre del 2012. In particolare, si ridimensiona il livello di flessione del fatturato (passando dal -7,9% del primo trimestre 2012 al -5,2% del secondo trimestre). La situazione complessiva resta comunque difficile: solo l'8,8% delle 1.200 aziende analizzate indica di essere in una fase di crescita, mentre la parte restante del campione e' per circa la meta' in una fase di difficolta' e ridimensionamento (44%) e per l'altra meta' in una fase stazionaria (47,2%). Segnali di miglioramento si intravedono prevalentemente per le imprese medio-grandi, sia per quanto riguarda il fatturato che l'occupazione, mentre resta piuttosto critica la situazione nella parte piu' consistente del tessuto produttivo regionale, ovvero tra le piccole e micro imprese. A livello settoriale si registrano forti difficolta' soprattutto nel commercio, dove si rileva il maggior numero di imprese in ridimensionamento (54,8%), nell'edilizia (50,4%) e nel manufatturiero (42%). Le esportazioni hanno mantenuto un andamento apprezzabile nel manifatturiero: il 19% delle imprese ha incrementato le proprie vendite all'estero e quasi il 70% ha mantenuto i risultati del trimestre precedente. Male, invece, l'agricoltura che ha mostrato un sensibile calo (circa il 40% delle imprese del settore ha ridotto il proprio giro d'affari all'estero). (segue)