L'Eni fa shopping in Uganda
per 1,3 miliardi di dollari
L'Eni fashopping in Uganda. Il colosso del cane a sei zampe ha firmato infatti l'accordoper l'acquisto del 50% detenuto da Heritage nei blocchi 1 e 3A in Uganda per unammontare pari a 1,35 miliardi di dollari. Un conguaglio del valore di 150milioni di dollari, da corrispondere in contanti o asset, è previstoall'avverarsi di alcune condizioni future. L'accordo prevede inoltre iltrasferimento a Eni della responsabilità delle operazioni nei due blocchi. Idue blocchi, spiega la nota, sono situati nel bacino del lago Albert, uno deipiù importanti bacini sedimentari dell'Africa, e contengono risorse per oltre 1miliardo di barili di petrolio equivalente, di cui approssimativamente 700milioni già scoperti da circa 28 pozzi perforati nell'area. Lo sviluppo diqueste risorse richiederà grande sinergia con i programmi infrastrutturali delPaese, nel rispetto dei quali Eni intende svolgere un ruolo guida inpartnership con le Autorità. L'operazione, afferma il gruppo, si inquadra nellastrategia di crescita nel continente africano e nella regione sub-sahariana inparticolare, dove Eni è impegnata con le sue persone, capacità e tecnologie inun'ottica di sviluppo sostenibile. In tal senso Eni guarda all'Uganda, Paese lacui riconosciuta crescita economica è frutto di politiche efficaci, comepartner ideale per la realizzazione di programmi di cooperazione a sostegnodello sviluppo sociale, economico ed industriale della regione. L'operazionepiace a Piazza Affari: a pochi minuti dall'apertura delle contrattazioni iltitolo guadagna l'1,36% a 17,08 euro per azione