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Morto Livio Caputo, lutto al Giornale: addio al direttore nel giorno della nomina di Augusto Minzolini

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Lutto a Il Giornale: è morto Livio Caputo, il direttore responsabile reggente che ha traghettato il quotidiano dopo le dimissioni di Alessandro Sallusti, ora direttore responsabile di Libero. Il giornalista scompare proprio nel giorno in cui è stata ufficializzata la nomina di Augusto Minzolini come direttore responsabile del quotidiano di Via Negri. Minzolini entrerà in carica però soltanto il prossimo lunedì. 

Livio Caputo aveva 87 anni ed era una delle storiche firme del quotidiano. Giornalista e scrittore, era molto legato a Indro Montanelli. Esponente di spicco del movimento liberale italiano, Caputo era nato a Vienna il 24 agosto del 1933: padre piemontese di ascendenze napoletane e madre triestina.

Dopo una laurea in Giurisprudenza a Torino, iniziò la carriera giornalistica a cui si era dedicato già negli anni dello studio, diventando corrispondente da Bonn per il Corriere d’Informazione e il settimanale Gente, per poi trasferirsi a Londra come inviato dei quotidiani Il Resto del Carlino e La Nazione e del settimanale Epoca.

Nel 1979 è subentrato a Nino Nutrizio alla guida del quotidiano La Notte, restando in carica fino al 1984, quando il giornale venne ceduto al gruppo Rusconi. Passato al Corriere della Sera come capo dei servizi esteri, nel 1992 tornò al Giornale come vicedirettore. La collaborazione era proseguita fino ad oggi, con articoli di politica estera e con la rubrica quotidiana di risposte alle lettere dei lettori, con titolo "Dalla vostra parte".

Nel 1994 era stato candidato al Senato con Forza Italia nel collegio di Bergamo: fu eletto e divenne prima vice-capogruppo vicario e dunque sottosegretario agli Affari Esteri. Nel 1996 non venne rieletto, ma l'anno successivo entrò nel Consiglio comunale di Milano, dove era rimasto fino al 2006.

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