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Pensioni, Mario Draghi: "Arriva Quota 102". Cambia tutto: chi potrà ancora uscire con Quota 100

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Addio Quota 100 "troppo costosa". Sulle Pensioni "l'obiettivo è il ritorno in pieno al sistema contributivo, con una transizione a Quota 102 (38 anni di contributi e 64 anni di età)". Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa spiegando che il governo ha messo mano a Opzione donna, all'Ape sociale "ampliando la gamma di soggetti che possono utilizzarlo. Il governo - ha aggiunto - è disponibile al confronto con le parti sociali" e con il Parlamento "perché l'obiettivo è il pieno ritorno al contributivo che è la 'scatola' dentro cui tante cose si possono aggiustare", come ad esempio "recuperare al lavoro chi ne è uscito e si trova in nero". 

Quota 102 - Il testo, che comunque deve passare dal vaglio del Parlamento, prevede che "i requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva (...) sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022. Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente alle predette date".

Quota 100 -  Per chi lavora in una Pmi in crisi è possibile un’uscita anticipata a 62 anni. Riporta Il Corriere che il governo ha istituito un fondo con una dotazione di 200 milioni di euro per il 2022, 200 milioni per il 2023 e 200 milioni per il 2024, "destinato a favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni".

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