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Cairo, udienza sul caso Rcs-Blackstone: a New York si decideranno le sorti del "Corriere della Sera"

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A New York, nella giornata di giovedì 26 maggio, si decideranno le sorti del Corriere della Sera. Chiamata a mettere la parola fine alla telenovelas Blackstone-Rcs, la giudice Andrea Masley. Sarà lei a dover dire se è davvero la Corte della Grande Mela quella deputata a dare una risposta alla richiesta di risarcimento danni da 600 milioni avanzata dal colosso degli investimenti Usa, 300 milioni per Rcs e altri 300 per Cairo. Come sottolineato da Verità & Affari, se la causa rimarrà negli Stati Uniti, c'è la possibilità che le richieste di Blackstone vengano accolte. E questo rappresenterebbe un colpo basso per Rcs e Cairo. 

A maggior ragione se si considera che la società ha chiuso il 2021 con ricavi in crescita a 846 milioni, un Editda da 144 milioni e utili più che raddoppiati, a quota 72 milioni. In ogni caso nulla è ancora deciso. Anzi, nelle ultime ore ha preso piede l'ipotesi che quello di New York non è il foro competente o procedere a un nuovo rinvio. Ma come è iniziato il tutto? La diatriba ha origini ben lontane, nel 2014, quando il fondo Blackstone Real Estate rileva da Rcs i famosi immobili di via Solferino per circa 120 milioni di euro e la casa editrice si impegna a versare un canone di affitto da 11 milioni.

Poi nel 2016 a capo di Rcs arriva Urbano Cairo che oltre a razionalizzare i costi apre subito un'istruttoria sul caso sostenendo che il valore del palazzo fosse decisamente più alto. La vertenza interrompe così il passaggio degli immobili da Blackstone ad Allianz, intenzionata a offrire poco meno di 250 milioni. Da qui il fondo americano chiede un risarcimento di 600 milioni di dollari per l'affare sfumato e apre la questione della competenza su New York che potrebbe essere risolta oggi. 

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