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Pensioni, attenzione: cambia l'importo, chi gode subito

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Nuovi aumenti sul fronte delle pensioni. A ottobre scatta una rivalutazione anticipata - e transitoria - dell'assegno previdenziale, che in realtà era stata programmata a inizio 2023. Secondo quanto stabilito dal Decreto Aiuti bis "è prevista un’ulteriore misura di sostegno per permettere ai pensionati di contrastare l’impennata dell’inflazione e il rincaro delle bollette energetiche", si legge in una circolare Inps. Ad essere incrementate sono le pensioni che non superano i 2.962 euro lordi mensili.

 

 

All’articolo 21 del decreto si stabilisce, infatti, una perequazione, cioè l’adeguamento delle pensioni al caro vita, dello 0,2% a recupero dell’inflazione del 2021, per tutti i titolari di trattamento, e allo stesso tempo di anticipare la rivalutazione rispetto a gennaio di un ulteriore 2% sulla base dell’inflazione 2022, ma solo per coloro che percepiscono un massimo pari a 2.692 euro, ovvero 35 mila euro l’anno. Dunque, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre le pensioni fino a 2.962 euro lordi avranno un aumento che sarà del 2% per la quota fino a 2.097,40, dell’1,80% per quella fino a 2.621,75 euro e dell’1,50% per quella fino a 2.962 euro lordi. L'Inps fa sapere che l'importo massimo sarà pari a 52,44 euro al mese e per i successivi tre "da applicare al limite superiore di importo".

 

 

Ascolta "Occhio alle pensioni: cambiano gli assegni" su Spreaker.

 

 

L'aumento sarà corrisposto in automatico sulle mensilità di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima e sarà identificato da una specifica voce di cedolino denominata “Incremento D.L. Aiuti bis”. Sarà imponibile ai fini Irpef e quindi tassato su ciascuna mensilità. La voce per identificarlo sarà: "Conguaglio Irpef anno in corso".

 

 

Ma non è tutto. La rivalutazione straordinaria delle pensioni riguarderà anche gli invalidi civili, oltre che i titolari di assegno sociale e tutti coloro che beneficiano di una misura di accompagnamento alla pensione. L’anticipo della rivalutazione, quindi, non è solo per i trattamenti previdenziali ma anche per quelli assistenziali. Una buona notizia per invalidi civili e beneficiari di assegno sociale, i quali possono godere di un leggero aumento da qui a fine anno.

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