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Mutui, "come nel 2008": tsunami sui nostri soldi, cosa accadrà

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Il rischio è quello di tornare alla crisi del 2008. "Con il rialzo dei tassi c'è il rischio di uno scenario da subprime in Europa". È quanto emerge da uno studio della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) sugli effetti del rialzo dei tassi deciso dalla Banca centrale europea. "La crisi dei mutui subprime potrebbe riaccendersi in Europa", avverte la Fabi. "La cronaca finanziaria del 2008, infatti, insegna che nel periodo storico in cui il rialzo dei tassi è stato più alto di sempre e ha preceduto la politica accomodante della Bce per i successivi 15 anni, i tassi hanno raggiunto soglie da capogiro".

 

 

"La mappa delle condizioni del credito nell’Eurozona potrebbe così dare qualche indicazione, e non previsione, per il futuro", osserva ancora la Fabi, "anticipando l’allarme finanziario per tutti quei cittadini per i quali i rischi di usura e di povertà potrebbero sostituirsi a quei da sovra indebitamento". "Se il contesto macroeconomico non fosse così difficile e non fosse ormai terminata un’epoca di politica monetaria favorevole, lo scenario futuro non sarebbe così preoccupante - spiega la Fabi - invece l’accanimento della Bce nel rialzare i tassi, seppure per calmierare il fenomeno dell’inflazione, e l’inasprimento delle condizioni sui mutui, maggiore in Italia rispetto agli altri Paesi europei, corre il rischio di mettere a dura prova la sostenibilità finanziaria del debito delle famiglie perché il contesto futuro dei tassi non è da riscrivere".

Gli interessi sui mutui ipotecari, infatti, avevano già superato il 4 per cento con il costo del denaro all’1,25 per cento e, con il nuovo rialzo al 2 per cento appena deciso dalla Bce, è facile immaginare che venga sforata la soglia del 5 per cento.

 

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