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Gas, accordo sul tetto del prezzo: "Vittoria dell'Italia", cosa cambia subito

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È stato raggiunto un accordo politico per fissare un tetto al prezzo del gas pari a 180 euro a megawattora. Lo riportano fonti europee in seno al Consiglio Affari Energia: tutti a favore tranne l’Ungheria che ha votato contro e l’Olanda e l’Austria che si sono astenute. Per siglare l’intesa bastava la maggioranza qualificata degli Stati membri dell’Unione europea. 

Stando a quanto riportato da più fonti, il tetto al prezzo del gas entrerà in vigore non prima del prossimo 15 febbraio. Il differenziale del prezzo al Ttf con gli indici di riferimento globali viene fissato, come stabilito nell'ultima proposta della presidenza ceca, a 35 euro. I giorni necessari, in cui il prezzo deve superare i 180 euro a megawattora, perché scatti il meccanismo di correzione restano tre.  Gilberto Pichetto Fratin, ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica, ha espresso tutta la sua soddisfazione in un tweet: “Il Consiglio Energia ha approvato il tetto al prezzo del gas. È la vittoria dei cittadini italiani ed europei che chiedono sicurezza energetica. È la vittoria dell’Italia che ha creduto e lavorato per raggiungere questo accordo”. 

“Dopo mesi di stallo un importante segnale di responsabilità da parte dell’Unione europea", ha commentato Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario all'Attuazione del programma di governo. "Con l’intesa sul price cap a 180 euro a megawattora - ha aggiunto - registriamo un cambio di passo significativo in favore di famiglie ed imprese per fronteggiare il caro energia. Usciamo così da una lunga fase di inerzia che rischiava di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee. È una vittoria frutto della tenacia e della credibilità del governo Meloni e, in particolare, dell’ottimo lavoro svolto dal ministro Pichetto Fratin e da Roberto Cingolani, oggi consulente per l’energia del presidente Meloni”.

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