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Auto elettrica? Quanto costano le riparazioni: altro salasso firmato Ue

Michele Zaccardi
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Non ci sono solo i prezzi stellari e le difficoltà di ricarica (almeno in Italia) a frenare la diffusione delle auto elettriche. Un disincentivo molto forte è infatti rappresentato dai costi per le riparazioni. Negli Stati Uniti questo aspetto sta diventando un vero problema, al punto da spingere colossi come Tesla e Ford a tagliare i prezzi per rivitalizzare le vendite. Secondo il Wall Street Journal, riparare un’auto elettrica dopo un incidente costa migliaia di dollari in più rispetto ai veicoli tradizionali. Il motivo è che servono più parti di ricambio, i veicoli sono più complessi e le officine che eseguono tali lavori sono ancora poche. Le statistiche parlano chiaro: l’anno scorso, stando ai dati di Ccc Intelligent Solutions, società statunitense che elabora le richieste di indennizzi assicurativi per le auto, aggiustare una vettura elettrica costava in media 6.587 dollari rispetto ai 4.215 dollari richiesti per tutti gli altri veicoli. Gli effetti si stanno già facendo sentire. Sempre secondo la ricostruzione del quotidiano Usa, la compagnia di noleggio auto, Hertz Global Holdings, che gestisce una grande flotta elettrica (soprattutto Tesla), ha annunciato una riduzione dei suoi profitti del terzo trimestre a causa (in parte) dell’incremento dei costi di riparazione.

SVANTAGGI
Non solo. I maggiori costi stanno anche contribuendo a far salire i premi assicurativi per i proprietari di veicoli elettrici, che pagano in media 357 dollari al mese contro i 248 dollari richiesti a chi possiede un’auto tradizionale. Certo, uno dei vantaggi sbandierati dai produttori è che i veicoli elettrici hanno meno componenti. Tuttavia, ha detto Marc Fredman, di Ccc Intelligent Solutions, al Wsj, «questo non è vero in caso della riparazione in seguito a un incidente». Secondo la società statunitense, l’anno scorso, in media, la riparazione di un veicolo elettrico ha richiesto circa il doppio dei pezzi di ricambio rispetto a un veicolo convenzionale. Questo perché il modo in cui molte parti dei modelli elettrici sono saldate alla vettura rende impossibile ripararle, lasciando come unica alternativa la sostituzione del pezzo. Mentre le riparazioni, quando possibili, richiedono più passaggi e quindi tempi mediamente più lunghi.

 

 

Stando sempre ai dati di Ccc Intelligent Solutions, per sistemare un veicolo elettrico servono in media 57 giorni contro i 45 necessari per un’auto con motore a combustione interna. Un aspetto da non sottovalutare, quello dei ma ri costi per le riparazioni, quando si confronta la convenienza tra una full electric e un’auto tradizionale. Perché se è vero che un veicolo elettrico necessita di minore manutenzione (non serve, per esempio, fare il cambio dell’olio) e il pieno costa di meno, è anche vero che, in caso di incidente, la spesa lievita parecchio. Utilizzando il comparatore sul sito dell’Agenzia internazionale dell’energia, il “costo totale di proprietà dell’auto” (che considera non solo il prezzo di listino, ma anche tutte le altre spese, come rifornimenti, riparazioni e tasse) di una vettura elettrica di medie dimensioni dopo dieci anni risulta maggiore rispetto a un’auto a benzina: 36mila 987 dollari (circa 34mila euro) contro 35mila 868 dollari (circa 33mila euro). Numeri che, oltre alle poche colonnine presenti nella Penisola, spiegano la freddezza degli italiani verso i veicoli elettrici. A ottobre, a fronte di una crescita delle immatricolazioni pari al 20% (dati Acea), le vendite di full electric soogg no aumentate solo del 3,9%. Mentre la loro quota di mercato rimane ancora lontanissima dagli altri Paesi europei: se in Germania si attestano al 18% e in Francia al 16%, in Italia siamo al 3,9%.

 

 

I FONDI AVANZATI
Pure gli incentivi stanziati non sono stati utilizzati. Su 570 milioni di euro totali per il 2023, a novembre restavano ancora da spendere 112,6 milioni per le auto elettriche e 202 milioni per le ibride. Ma per avere la prova che il vero freno alla diffusione delle auto elettriche è il prezzo, basta consultare il portale dedicato della Commissione europea. Nel database sono presenti circa 300 modelli. Selezionando come prezzo massimo 30mila euro, però, rimangono solo 6 modelli. Aggiungendone alcuni usciti di recente e non presenti sul portale, si può stimare che chi ha un budget di 30mila euro può contare soltanto su una decina di modelli. Poco più del 3% del totale dei veicoli elettrici attualmente in commercio. Insomma: l’auto a zero emissioni che l’Unione europea vuole farci comprare ad ogni costo rimane ancora un affare per ricchi. 

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