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Mattone, boom dei prezzi senza fine: di quanto crescerà il valore delle nostre case

Benedetta Vitetta
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Anche nel 2024 il prezzo mattone proseguirà la sua corsa. Le attese ipotizzano che si assisterà a un incremento sia per le compravendite sia per le locazioni. È questo ciò che viene ipotizzato dalla compagnia specializzata in analisi di mercato e data intelligence Immobiliare.it Insights, che fa parte dell’omonimo gruppo che ha il portale di settore leader in Italia. Spulciando i dati che si riferiscono a un panel di 12 città campione lungo lo Stivale si nota che per la vendita spicca la crescita di Catania (+6%), seguita dall’aumento del 4,1% di Verona, mentre per quel che riguarda gli affitti balzano in cima alla classifica le città di Napoli e Firenze che mostrano gli incrementi più importanti per l’anno che verrà. Aumenti che si avvicinano al 17%.

FIRENZE E NAPOLI AL TOP

Un rincaro che, a sorpresa, riesce a scalzare pure le mirabolanti performance di Milano che, quindi, nel 2024 non sarà più la piazza più cara del Belpaese dove trovare una casa in affitto. Infatti Firenze sfiorerà i 29 euro al metro quadro entro fine 2024 (rispetto ai 24,7 euro/mq odierni), mentre sotto la Madonnina i prezzi si fermeranno a 25 euro/mq, comunque in rialzo rispetto ai 24,5 attuali. Sale in maniera importante pure Napoli che passerà dagli attuali 14 euro a 16,7 euro al metro quadrato.

«In termini di numero di compravendite» ha spiegato Antonio Intini, chief business officer di Immobiliare.it, «sappiamo che il 2023 e il 2024 rimarranno distanti dalle performance record messe durante il 2022 e l’andamento tornerà a un ritmo regolare, quello che avrebbe mantenuto senza la crisi Covid. È vero pure» ha proseguito Intini, «che le dinamiche di prezzo sono lente a reagire e per questo le previsioni non dipingono un 2024 di prezzi in discesa. Inoltre va detto che l’ascesa dei tassi dei mutui e la corsa dell’inflazione hanno ridimensionato le intenzioni e la capacità d’acquisto degli italiani, spostando una fetta di domanda verso la locazione, un mercato che potrebbe vedere i prezzi su in risposta all’aumento dell’interesse».

 

 

 

Se questo, come pare, sarà l’andamento dei prezzi del mattone per il 2024 va anche detto che, come già accaduto in chiusura d’anno, è ipotizzabile che le compravendite continueranno a calare e molti decideranno di rimandare gli investimenti in attesa di tempi meno cari. Meglio in trepida attesa dei primi tagli - mai così agognati - delle banche centrali. Il combinato disposto di rialzo dei tassi e corsa dell’inflazione ha infatti ridotto le intenzioni e la capacità d’acquisto degli italiani spostando una fetta di domanda verso l’affitto.

 

 

 

MUTUI PIÙ LUNGHI

Chi invece sceglie di investire su una compravendita punta su un mutuo a tasso variabile, con una durata di oltre 2 anni in più rispetto al 2022 e soprattutto per l’acquisto della prima casa. Questi i trend che emergono dall’analisi del mercato dei mutui 2023 confrontati con quelli degli anni passati nel rapporto di Euroansa, società di mediazione del credito, per Century 21 Italia, branch italiana del colosso real estate statunitense. «Visto che i tassi si sono alzati, serve più tempo per riuscire a finanziare lo stesso importo di mutuo» ha spiegato Marco Tilesi, ceo di Century 21 Italia, «quindi le persone hanno preso più o meno la stessa quantità di denaro, ma per ripagarla hanno bisogno di dividerla in un maggior numero di rate». In più oltre ora si privilegia il tasso variabile anziché il fisso «perché le persone» ha aggiunto il manager «sperano che col passare del tempo la rata si riduca». Infine quest’anno sono crollate surroghe, consolidamenti e sostituzioni del mutuo perché «non c'era motivo di sostituire un mutuo preso negli anni passati a un tasso più basso quando oggiquello stesso mutuo avrebbe un tasso molto più alto» ha concluso Tilesi. 

 

 

 

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