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Pensioni, il paradiso fiscale è in Italia: chi (e dove) paga un'aliquota del 7%

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Il paradiso fiscale per i pensionati? Proprio dietro l'angolo, diremmo dietro l'angolo: qui in Italia. Il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato le dichiarazioni dei redditi 2023 relative all’anno d’imposta 2022 e qualche dato è sicuramente significativo.

C’è chi paga soltanto il 10% di tasse sul reddito guadagnato in Italia oppure solo sul 50% dei redditi annui. Altri, eccoli qua quelli che hanno trovato il loro privatissimo e furbissimo paradiso, pagano solo il 7% sulla pensione. E ci sono cittadini ricchissimi che versano 100mila euro chiudendo così in un colpo solo le loro pendenze con il Fisco. Il calcolo lo ha fatto il Sole 24 Ore: si tratta di 37.331 contribuenti che sfruttando i regimi speciali del sistema fiscale italiano. Tutte vie introdotte per facilitare il ritorno dei cosiddetti cervelli in fuga all'estero. Non solo professionisti espatriati, comunque, ma anche pensionati e neo-residenti particolarmente facoltosi, che in Italia hanno trovato un regime fiscale particolarmente favorevole.

 

 

 

In quest'ultimo caso, sottolinea sempre il Sole, si tratta di poco meno di 1.000 contribuenti, quasi la metà dei quali ha prodotto in Italia un reddito complessivo pari a 75 milioni di euro (dei quali l'86% sono redditi da lavoro dipendente), che dal 2017 godono di una imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero calcolata in via forfettaria pari a 100mila euro per ciascun periodo d’imposta in cui risulta valida l’opzione. Il "regalino" vale anche per i familiari, con imposta forfettaria ridotta a 25mila euro. Per i redditi prodotti in Italia, invece, la tassazione è ordinaria.

 

 

 

Dal 2019 poi è partita la sfida sui pensionati, con l'Italia entrata in competizione con gli altri Paesi sulla tassazione agevolata. A chi spetta? Ai pensionati stranieri che si sono trasferiti in Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna ma solo in quei comuni con popolazione non superiore a 20mila abitanti. L'obiettivo era quello di dare nuova vita ai centri abitati attraverso una esenzione delle tasse sul 93% della pensione derivante dall’estero, con aliquota a titolo di imposta sostitutiva del 7 per cento. Risultato? Sono stati 474 gli stranieri che hanno accettato l'offerta e che nel 2023 hanno dichiarato per il 2022 un reddito da pensione estera per 19 milioni di euro (40.210 euro in media a testa) e un totale di redditi di fonte estera di 28,7 milioni di euro.

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