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Burani chiede ai giudici la ristrutturazione speciale

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L'azienda in stato di insolvenza cerca di salvarsi. In Cassa integrazione per un anno 171 lavoratori

Roberto Amaglio
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La crisi non risparmia chi veste alla moda. Ma paradossalmente in braghe di tela restano i lavoratori. La Mariella Burani Fashion Group ha depositato infatti al tribunale di Reggio Emilia, per mano del commissario Francesco Ruscigno, la relazione in cui si chiede che tutto il gruppo venga ammesso alla legge Marzano, ossia la normativa entrata in vigore il 21 febbraio 2004 contenente misure per la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza. Un epilogo scontato considerato che l'11 gennaio 2010 la procura di Milano ha depositato una richiesta di fallimento per il gruppo emiliano e che coinvolgerà anche la Antichi Pellettieri, azienda a sua volta controllata dalla Burani Faschion Group. Intanto i primi riscontri sui lavoratori si sono già fatti sentire: ai sindacati è arrivata infatti l'indicazione anche sul ricorso alla Cassa integrazione straordinaria a zero ore per 171 dipendenti per un anno. Domani si svolgerà un incontro tra l'azienda e i rappresentanti sindacali e a  metà maggio se ne discuterà anche al ministero per lo Sviluppo Economico.

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