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Imane Khelif, "la Russia e la fascio-sfera": l'ultima teoria del complotto di Repubblica

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Dietro al caso della pugile intersessuale Imane Khelif, proveniente dall'Algeria, ci sarebbe - secondo Repubblica - un supercomplotto mondiale messo su da Mosca e dalla "fasciosfera". La polemica sulla partecipazione dell'atleta algerina ai giochi di Parigi ha avuto origine dal fatto che lei, nata donna, avrebbe dei livelli di testosterone piuttosto alti. Cosa che renderebbe difficile batterla per le altre donne pugili. 

Secondo il quotidiano di Maurizio Molinari, tutto sarebbe nato da un tweet di Matteo Salvini, postato su X il 30 luglio. "Pugile trans dell’Algeria, bandito dai mondiali di boxe può partecipare alle Olimpiadi e affronterà la nostra Angela Carini. Uno schiaffo dell’etica dello sport. Basta con le follie dell’ideologia 'woke'!". Repubblica prima cita delle voci secondo cui sarebbero stati degli amici russi ad avvisare Salvini, poi sostiene ci sia stato una sorta di regolamento di conti all’interno del mondo del pugilato tra l’Iba, che è la Federazione della boxe a guida russa che aveva squalificato Khelif ai Mondiali dell'anno scorso, e il Cio, comitato olimpico che non riconosce l’Iba e che invece ha ammesso l'atleta algerina alla gara. 

La polemica - si legge sempre su Repubblica - "si è mossa dentro una bolla globale, rumorosa e potente, che gli esperti francesi chiamano 'fachosphère', una galassia che si muove tra l’ultradestra xenofoba e i complottisti, i suprematisti e gli antisemiti". In questa bolla ci sarebbe pure J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter.

 

 

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