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Volkswagen e noi: la crisi elettrica fulmina il lavoro

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Un grande capitalista italiano mi consigliò tanti anni fa di non perdere mai di vista questi settori: cemento, acciaio e casa, petrolio e automobile. «Non perda tempo con la finanza, i titoli hi-tech, quello è gioco d’azzardo, non dimentichi che l’essere umano ha bisogno di un tetto, di scaldarsi, di spostarsi. Tutto il resto è gioco d’azzardo. Osservi i mercati che le ho elencato, avrà un quadro preciso sull’economia reale». Il petrolio avrà ancora lunga vita, mentre la storia dell’automobile è a un punto di svolta e (forse) di rottura. L’ideologia verde in una decina d’anni si è impossessata delle classi dirigenti che con folle entusiasmo hanno deciso che il motore a combustione è il male e l’auto elettrica il bene, dunque tutti viaggeranno sulle auto a batteria. (...)

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