Bonifico istantaneo, scatta l'obbligo per le banche: cosa cambia dal 9 gennaio

mercoledì 8 gennaio 2025
Bonifico istantaneo, scatta l'obbligo per le banche: cosa cambia dal 9 gennaio
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Il bonifico istantaneo allo stesso costo di quello ordinario: da domani, giovedì 9 gennaio, sarà obbligatorio per tutte le banche che offrono servizi di bonifico ordinario ai clienti in euro accettare “bonifici istantanei” nella valuta unica, applicando commissioni non superiori a quelle dei bonifici ordinari (in genere fino a 2 euro). Lo prevede una direttiva europea (Sepa), avviata nel 2017. L'obiettivo è alleggerire il mercato dei pagamenti europei. La prossima tappa invece è il 9 ottobre 2025, quando le banche saranno obbligate non solo a ricevere i bonifici istantanei, ma anche a offrire il servizio ai clienti su tutti i canali, anche quelli telefonici e remoti online.

Il servizio del bonifico istantaneo consente di trasferire denaro tra conti di pagamento in meno di 10 secondi, 24 ore su 24 e sette giorni su sette, con disponibilità immediata dei fondi. E presto a disposizione dei clienti ci sarà anche una nuova funzione che permetterà di prevenire casi di errore o di frode e di effettuare verifiche sul conto di pagamento del beneficiario, identificato dal codice Iban. Sarà gratis e obbligatoria per i Psp (prestatori di servizi di pagamento) bancari, mentre le imprese potranno rinunciarvi. L'ultima indagine della Bce mostra che nella zona euro oramai quasi un pagamento su due (48%) è fatto con carta o app. 

La percentuale scende al 38% in Italia, dove Unimpresa registra, nel 2024, transazioni via bonifico bancario per 8mila miliardi di euro (+5% sul 2023), con oltre 2 milioni di operazioni. Vent’anni fa questa forma di pagamento si limitava a 1.388 miliardi di euro con 1,1 milioni di operazioni, mentre a fine 2023 i bonifici valevano 7.579 miliardi con 2,115 milioni di operazioni. L’Associazione banche italiane ha segnalato che “le banche italiane sono state tra le prime a mettere questo servizio a disposizione dei loro clienti, già dal 2017, e oggi 341 Psp, pari alla quasi totalità dei conti di pagamento attivi nel Paese, lo offrono a famiglie ed imprese. Tuttavia, l’avanzata dei pagamenti elettronici in Italia non ha tolto di mezzo il contante, su cui prospera l’economia sommersa che evade il fisco".

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