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L'Fmi sente scricchiolare il mercato immobiliare USA

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Gli economisti mettono in guardia dai rischi di una nuova recessione. "Peserebbe a lungo sulla ripresa"

Roberto Amaglio
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L'economia mondiale non si è ancora ripresa dalla crisi internazionale verificatasi nel 2008. Anzi, per dirla in termini medici, il paziente è in fase di convalescenza e c'è il rischio di una pericolosa ricaduta. A lanciare l'allarme è nientemeno che il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), il quale ha ravvisato i rischi di una nuova recessione del mercato immobiliare a stelle e strisce, ossia il settore che, implodendo nell'ottobre del 2008, ha dato il là al tremendo effetto domino che ha messo in ginocchio la tenuta finanziaria dell'Occidente. L'ammonimento del Fondo monetario si basa sugli ultimi indici di mercato del settore, non certamente confortanti. "La stabilizzazione dei prezzi sul mercato immobiliare resta fragile. Fra il 2006 e il 2009 i prezzi delle case sono scesi di oltre il 30% e il valore delle proprietà commerciali è calato di oltre il 40% dall'inizio del 2007. Le prospettive per il settore restano deboli: i prezzi previsti per il prossimo triennio di un ulteriore calo dell'1,7% nel 2010 e di un -1,8% in media nel 2011-2012". A tal proposito,tuttavia, l'Fmi garantisce che il settore, qualora crollasse, non comporterebbe le stesse ripercussioni di due anni fa. "Il crollo sarebbe gestibile da un punto di vista finanziario - sostengono gli economisti -; tuttavia una nuova recessione sul mercato immobiliare potrebbe avere un impatto duraturo sulla ripresa economica, non solo statunitense".

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