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Montezemolo accusa le FS. "Ostruzionisti sulle liberalizzazioni"

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Il presidente della compagnia privata Ntv sollecita un incontro con il Premier. Matteoli: "Domani lo incontrerò"

Roberto Amaglio
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Luca Cordero di Montezemolo si mette di traverso sui binari delle Ferrovie dello Stato. Nel suo ruolo di presidente di Ntv (la compagnia ferroviaria privata che dovrebbe varare il suo servizio di alta velocità dal settembre 2011), Montezemolo ha denunciato un atteggiamento da parte di Ferrovie dello Stato "molto ostruzionistico" in tema di liberalizzazioni, invitando il governo a intervenire separando Rfi dalle FS, ossia le due società che gestiscono la rete ferroviaria e i convogli. "Non si può fare arbitro e allenatore allo stesso tempo", ha dichiarato il presidente della Ferrari a margine di una lezione agli studenti della Johns Hopkins University di Bologna. "C'è un atteggiamento da parte delle Ferrovie che ritarda qualunque iniziativa, molto ostruzionistico sulla liberalizzazione; questo va contro l'interesse dei cittadini e rallenta la modernizzazione del Paese. Credo che un governo che si definisce liberale debba immediatamente separare la rete dalle ferrovie". Parlando di Ntv, Montezemolo ha ricordato il piano industriale. "Un milione di euro di investimenti privati con assunzione di oltre mille persone e l'acquisto di 25 treni modernissimi. Questa sarà la liberalizzazione più moderna dopo quella delle telecomunicazioni". Berlusconi ci riceva - E il CdA della Nuovo trasporto viaggiatori ha rilanciato le accuse del suo presidente, tanto da deliberare all'unanimità la "richiesta di un incontro urgente al presidente del Consiglio". Lo scopo, spiega una nota, è che, anche con i ministri competenti, "adotti una efficace e tempestiva azione di controllo e verifica dei comportamenti posti in essere dall'attuale vertice del gruppo Fs nei confronti di Ntv e avvii la improcrastinabile separazione proprietaria di Rfi dal Gruppo Fs" e di "agire in tutte le sedi in Italia e in Europa per far valere i propri diritti e ricevere il riconoscimento di tutti i danni che ne derivano". In attesa della risposta di Berlusconi, l'argomento verrà approfondito anche nel corso dell'incontro di domani tra lo stesso Montezemolo e il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il componente dell'esecutivo Berlusconi, infatti, ha eluso le domande dei giornalisti durante il convegno romano intitolato "Strade e ferrovie", rimandando ogni considerazione a giovedì. "Non so niente delle proposte del presidente Montezemolo - ha detto Matteoli -. Tuttavia me ne farò un'idea domani, quando avrò un appuntamento con lui".

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