Società di pulizie: Trenitalia
non ci tutela, lasciamo sporco
Sporchi lo sembravano già. Ora lo saranno di sicuro, perché i dipendenti che li puliscono stanno protestando: hanno incrociato le scope contro Trenitalia. E hanno detto che i treni resteranno sporchi fino a quando Trenitalia «farà le gare d'appalto al ribasso e non inserirà la clausola sociale (quella che garantisce il mantenimento dei dipendenti se cambia l'appalto) prevista dai contratti d'attività ferroviaria». La protesta è già in corso, ed è a livello nazionale, da parte dei dipendenti della Pietro Mazzone Ambiente, la società che ha l'appalto del 90% dei lavori di pulizia dei treni. «Le aziende Fise e Ancp, del consorzio delle cooperative - spiega Mimmo Gammone della Filt Cgil torinese - hanno già minacciato un taglio del 20% del personale. Tutto questo perchè Trenitalia vuole fare entrare aziende esterne per abbassare i costi». La Pietro Mazzone ha 8.000 dipendenti in Italia, di cui 450 in Piemonte e 200 a Torino. Trenitalia ha in corso gare europee d'appalto dei servizi di pulizia del complesso ferroviario, treni e stazioni. In alcune regioni, Liguria, Lombardia, Lazio, Campania e Puglia, sono già in fase di assegnazione, in altre sono partite le gare e, dopo avere valutato le manifestazioni d'interesse, si procederà all'appalto. Secondo Fs, in tutte le gare è prevista la clausola sociale.