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De Benedetti va in pensione

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"Danneggiato dalla politica"

Silvia Tironi
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"Lascio tutte le presidenze del gruppo". E senza ripensamenti. Ad annunciarlo è Carlo De Benedetti, presidente del gruppo Cir. "Ho preso questa decisione", ha spiegato, "perchè a fine anno compio 75 anni". De Benedetti lascia tutte le cariche ricoperte in Cofide, Cir, M&C e L'Espresso (di cui è presidente). L'ingegnere, nella conferenza stampa tenuta a Milano, ha sottolineato di rendersi conto "del tempo che passa e, pur godendo di ottima salute, hodeciso di lasciare la presidenza di tutte le società che ho fondato. Si tratta di una decisione serena perchè èassicurato il ricambio manageriale dove era possibile e la continuitàdove eisteva". De Benedetti manterrà "la carica di presidente onorario del Gruppol'Espresso, con la responsabilità editoriale e la delega per la nominadei direttori, mentre il nuovo presidente del gruppo editoriale saràdeciso d'accordo con mio figlio Rodolfo". Quanto ai presidenti ellealtre società, Cir, Cofide ed M&C, saranno decisi dai consigli diamministrazione che si riuniranno giovedì prossimo. De Benedetti haripercorso le tappe della sua lunga carriera, soffermandosi inparticolare sulla esperienza all'Olivetti, che ha definito una storiadi successo, contrariamente a quanto si è scritto" e sulla sua grandepassione, l'editoria: "Una delle due cose di cui sono più fiero,assieme alla coerenza del mio pensiero politico". E a proposito della politica, ha anche voluto parlare dei 'danni' subiti durante la suacarriera: "Ho avuto eventi che hanno danneggiato la mia carriera perragionipolitiche", ricordando tre casi inparticolare: "la condanna per il crac del Banco Ambrosiano che mi hatanto amareggiato, la Sme che come noto mi è stata tolta per ragionipolitiche e la Mondadori". Dalla Fiat all'Olivetti, dalla Sme al Banco Ambrosiano, da L'Espresso e Omnitel alla più recente 'avventurà dell'investment company Management & Capitali. Sono questealcune delle tappe della lunga carriera dell'Ingegnere, che lega il suo nome alle più importanti pagine della vita economica italiana degli ultimi decenni e che oggi, in una conferenza stampa, ha annunciato, a sorpresa, di lasciare le presidenze delle società da lui fondate.

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