Fed, segnali di speranza
Obama: ancora tempi duri
Che il futuro americano sarà meno 'nero' di quanto ci si aspettasse qualche tempo fa ne è convinto il prsidente degli Stati Uniti Barack Obama, che torna a parlare di speranza per il domani. "I segni di ripresa economica sono i benvenuti e sono incoraggianti", ha sottolineato il numero uno della Casa Bianca, specificando tuttavia che "questo non vuol dire che i tempi duri siano passati. Il 2009 continueràad essere un anno difficile per l'economia americana. La severità diquesta recessione causerà ulteriori perdite di posti di lavoro,ulteriori pignoramenti, ulteriori dolori". Questo, a detta del presidente americano, non deve tuttavia gettare nello sconforto, perché "barlumi disperanza" nell'economia ci sono. "Non c'é alcun dubbio che i tempisono ancora duri. Non siamo fuori dai guai ancora: ma dal punto in cuisiamo, per la prima volta, iniziamo a vedere barlumi di speranza"spiega Obama che, citando "la parabola della casa costruita sullaroccia e sulla sabbia" (Matteo capitolo 7, versetto 24-29), afferma chel'economia americana non può essere costruita "sulla sabbia. Dobbiamocostruire la nostra casa sulla roccia. Dobbiamo gettare nuovefondamenta per la crescita e la prosperità. Fondamenta che ciporteranno da un'era di spese e prestiti a un'era di risparmi einvestimenti, nella quale consumiamo meno e esportiamo più all'estero".Obama individua cinque pilastri che "faranno crescere la nostraeconomia: nuove regole per Wall Street che premino l'innovazione; nuoviinvestimenti nell'educazione che renderanno la nostra forza lavoro piùpreparata e competitiva; nuovi investimenti in energie rinnovabili etecnologie; nuovi investimenti nell'assistenza sanitaria; e nuovirisparmi nel budget federale così da ridurre il debito per le futuregenerazioni". Grandi sfide - "Siamo di fronte a grandi sfide: serve pazienza", ha quindiavvertito il presidente Usa: l'attualerecessione è stata causata, sottolinea Obama. "dall'irresponsabilità, da scelte sbagliatee dall'esagerato debito delle banche. Ora servono dunque regole più dure per Wall Street, dove ilsistema finanziario è ormai governato da regole vecchie. Ma ci vuoleancora tempo: Tutte le azioni adottate finora per fronteggiare lacrisi sono pezzi dello stesso puzzle: in soli tre mesiabbiamo risposto a una serie di sfide straordinarie con azionistraordinarie, azioni senza precedenti per dimensioni e rapidità". Timido ottimismo della Fed - È convinto invece della solidità delle fondamenta dell'economia statunitense il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, secondo il quale, tuttavia, lastabilizzazione dell'economia non può avvenire senza una ripresa delcredito. Bernanke si è detto comunque «ottimista» sull'economiastatunitense. Il numero uno della Fed ha osservato che «l'attuale crisirappresenta uno degli avvenimenti economici e finanziari più difficilidella storia moderna», ma, continua, «le fondamenta della nostraeconomia sono solide e non esistono problemi che non potremo risolverecon intuito, pazienza e persistenza».