Chrysler-Fiat, accordo vicino
Marchionne verso gli Usa
Entro la fine del mese poptrebbe concludersi la trattativa per accorpare Fiat al colosso americano dell'auto Chrysler, manovra pensata dalla Casa Bianca per salvare una delle più grandi aziende a stelle e strisce colpite dalla crisi. Il matrimonio con il Lingotto, che vedrebbe il manager Sergio Marchionne (foto) fare il proprio ingresso ad Auburn Mills, sembra ora più vicino. In via ufficiale permane la cautela d'obbligo, ma in realtà la svolta decisiva potrebbe esserci già giovedì prossimo (giornodel board Fiat). Altro motivo d'ottimismo è la notizia - lanciata daAutomotive News - del possibile ingresso del sindacato Usanell'azionariato. È un chiaro segnale che i negoziati si stannosbloccando, che la potente United Workers Association va verso laconferma del «sì» a Marchionne anche sul punto più delicato (il tagliodel costo del lavoro). E non è il solo effetto del piano presentato daFiat, base della discreta moral suasion governativa. Passi avanti siregistrano nelle trattative con gli istituti di credito, cui a breve ilTesoro Usa (attentissimo pure ai conti del Lingotto) presenterà unanuova offerta per il rimborso dei debiti Chrysler: e sarebbe a quelpunto complicato per i banchieri, salvati dai fondi pubblici,rifiutare di fare la propria parte nel soccorso a un pezzo crucialedell'industria americana.