Non si aumentano le pene con i sondaggi
È di Mattia Feltri, un giornalista de La Stampa che i lettori di Libero conoscono bene in quanto di questo giornale è stato redattore, il giudizio più sintetico sulle nuove misure del governo contro la corruzione. In un tweet postato ieri il collega ha scritto: «Quando uno ha le idee confuse, o non ne ha affatto, propone aumenti di pena». Vero, verissimo, soprattutto se fino al giorno prima lo stesso presidente del Consiglio ha dichiarato che gli inasprimenti di pena non sono necessari e che la legislazione in vigore è sufficiente a combattere la corruzione. Che cosa ha indotto Matteo Renzi ad un repentino cambio di opinione? E, soprattutto, che cosa lo ha spinto ad un video messaggio in cui promette di far fare un po' di galera a chiunque sia preso con la tangente in mano? Risposta facile: i sondaggi. (...) Clicca qui, acquista una copia digitale e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro