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La strage dell'Italicum: ne resterà uno solo

Maurizio Belpietro
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Non so se qualcuno si sia preoccupato leggendo ieri le minacce che la minoranza del Pd agita contro il suo segretario, che nella fattispecie è anche il presidente del Consiglio. Nel caso si sia allarmato, si metta tranquillo: anche questa volta non succederà nulla, proprio come sul Jobs Act e su altre misure contestate. Infatti, nonostante evochino la possibilità di una fine anticipata della legislatura, nel caso in cui Renzi ponga la fiducia sulla legge elettorale, i ribelli alla fine non avranno il coraggio di andare fino in fondo, cioè di non votare e di far saltare il banco. E i motivi della distanza tra ciò che annunciano e ciò che faranno non stanno nelle logiche di appartenenza alla ditta, come raccontano Pier Luigi Bersani e i suoi compagni. Più banalmente i dissidenti sanno che se mandassero a casa il governo, facendolo cadere con un voto contrario sull'Italicum, i primi a dover far ritorno all'ovile, ma stavolta per rimanervi definitivamente, sarebbero loro, le pecorelle rosse (che visto il comportamento sarebbe però meglio chiamare pecoroni). La prospettiva di nuove elezioni da sempre atterrisce chi sta in Parlamento, perché sa ciò che lascia ma non sa se mai lo ritroverà. (...) Leggi l'editoriale completo di Maurizio Belpietro su Libero in edicola oggi 22 aprile 2015. Oppure clicca qui

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