Vittorio Feltri: Non c'è razzismo, è solo paura di ammalarsi e crepare
Tutto questo panico incontrollato causato dal Coronavirus è insensato. Basti pensare che in un anno sono morti 700 italiani, stroncati dalla comune influenza da cui sarebbero guariti se solo avessero fatto un semplice vaccino protettivo. Un' ecatombe che tuttavia non ha suscitato il pandemonio in atto negli ultimi giorni per via della diffusione di una sorta di psicosi riguardo all' infezione cinese. Perché? La gente è abituata ai malanni cosiddetti stagionali, specialmente invernali, e non si stupisce se essi provocano un numero notevole di vittime. Pertanto campa tranquilla nutrendo la convinzione che raffreddore e complicazioni bronchiali non siano esiziali, e sopravvivrà a qualche starnuto. Mentre la malattia nuova proveniente dall' Oriente, come tutto ciò che ci minaccia all' improvviso, incute terrore. I morbi di cui non conosciamo la genesi e gli effetti spaventano in misura eccessiva, irrazionale, e ci impongono di adottare difese eccezionali. Leggi l'editoriale integrale di Vittorio Feltri su Libero in edicola oggi