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L'Iran ai paesi stranieri

"Roxana non è affar vostro"

Albina Perri
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Il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Hassan Qashqavi, ha condannato oggi come «ingerenze» negli affari interni del Paese le iniziative in corso all'estero per chiedere il rilascio della giornalista irano-americana Roxana Saberi, in carcere a Teheran e condannata a otto anni di reclusione per spionaggio. «La magistratura iraniana si occupa della vicenda nella sua indipendenza - ha affermato Qashqavi - ci sarà un processo d'appello ed ogni intervento nel procedimento giudiziario è contrario alle convenzioni internazionali». Il portavoce, che parlava nella sua conferenza stampa settimanale, ha fatto queste affermazioni in risposta alla domanda di un giornalista che gli chiedeva una reazione a uno sciopero della fame cominciato da alcuni membri di Reporters sans frontieres (Rsf) all'estero per chiedere il rilascio della Saberi. La giornalista, nata negli Usa da padre iraniano e madre giapponese e cresciuta in quel Paese, risiede da sei anni in Iran con passaporto iraniano. Teheran la considera esclusivamente propria cittadina e nelle scorse settimane ha ignorato le richieste di rilascio giunte anche dall'amministrazione americana.

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