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Lagarde indagata per "negligenza"La numero uno di FMI: "Non mi dimetto"

Nicoletta Orlandi Posti
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Il direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde è indagata nel quadro dell'inchiesta sull'arbitrato tra Bernard Tapie e Credit Lyonnais. L'accusa per l'ex ministro dell'Economia, a lungo ascoltata ieri dai magistrati in qualità di testimone, è «negligenza». La vicenda fa riferimento a quando l'ex patron della Adidas, nel 2008, ricevette un risarcimento di 403 milioni di euro nell'arbitrato per risolvere una disputa con il Credit Lyonnais, allora banca statale, che si occupò di vendere il marchio nel 1993. Per l'accusa l'arbitrato sarebbe stato truccato. Fu la stessa Lagarde a chiedere l'arbitrato, nel 2008, quando era ministro delle Finanze. Niente dimissioni - Con un comunicato Lagarde ha escluso ogni tipo di coivolgimento. «Dopo tre anni di procedimenti e decine di ore di interrogatorio, la Corte ha accertato dagli elementi in suo possesso che non ho commesso alcun reato; l'unica accusa è che non sono stata sufficientemente vigile», ha detto la direttrice del FMI. Secondo l'ordinamento giuridico francese, essere messi sotto indagine equivale ad accuse preliminari, il che significa che esistono ragioni per sospettare che sia stato commesso un reato. In seguito i giudici potranno decidere se far cadere il caso o procedere con accuse formali e con il rinvio a giudizio. Da parte sua Lagarde ha escluso l'ipotesi di dimissioni annunciando che tornerà al lavoro a Washington oggi stesso. La decisione di indagarmi è «senza fondamenti», ha aggiunto il numero uno dell'Fmi. Il caso Tapie - Il caso Tapie coinvolge Lagarde per il presunto ruolo che avrebbe svolto nell'arbitrato che a luglio del 2008 consentì all'uomo d'affari Bernard Tapie di ottenere 403 milioni di euro nell'ambito della disputa con Crédit Lyonnais sulla vendita di Adidas negli anni '90. Tapie era molto vicino all'allora presidente francese Nicolas Sarkozy, nel cui governo la Lagarde era ministra dell'Economia. E secondo molti la sentenza arbitrale era stata troppo favorevole a Tapie. L'accusa per la quale oggi risulta indagata Lagarde, però, è soltanto quella di negligenza, il che significa che l'allora ministra non avrebbe vigilato abbastanza.

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