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Spagna, fermata dall'Interpol la coppia fuggita dall'ospedale col figlio malato di tumore

Luca Di Martino
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E' terminata in Spagna la "fuga" dei due genitori che nella notte del 28 agosto, senza farsi vedere da nessuno eccetto la telecamera di video sorveglianza, avevano prelevato il loro figlio malato di tumore al cervello dall'ospedale di Southampton, senza nessun consenso dei medici. Il figlio è stato immediatamente condotto in una struttura ospedaliera mentre ai genitori è toccata la prigione. Il premier David Cameron tuttavia ha espresso solidarietà a genitori il cui "istinto è cercare il meglio" per proprio bambino. Arrestati i genitori che hanno "rapito" il figlio malato: è giiusto? / Sondaggio   Mandato di arresto -  Un gesto estremo che pareva sconfinare nella assurdità si è rivelato essere una decisione critica dei genitori di cercare per Ashya King (il figlio, ndr) un miglior trattamento che nell'ospedale di Southampton - a quanto pare in tutto il Regno Unito, a giudicare la scelta della Spagna - manca. Lamentavano in silenzio il trattamento che i medici inglesi riservavano al figlio e così hanno scelto la Spagna per due motivi: vendendo una un'abitazione che possedevano nella penisola iberica avrebbero utilizzato il denaro per curare il proprio figlio. Ieri notte, 31 agosto, la coppia è stata bloccata dalla polizia spagnola e dall'Interpol con un mandato di arresto europeo invocato dalla polizia britannica con l'accusa di detenzione di minore. Dopo essersi sottoposti all'Alta Corte di Madrid, che ha deciso di trattenerli per altre 72 ore, la coppia si è opposta l'estradizione nel Regno Unito. Le difese e le critiche - Il legale della famiglia King, Juan Isidro Fernandez Diaz, si è espresso appoggiando interamente la scelta della coppia, garantendo che entrambi erano coscienti di quel che facevano: "Le cose dette su di loro non rispecchiano la verità. La vita del bambino non è mai stata a rischio per tutto questo tempo, perché il padre sapeva come controllare gli apparecchi medici". L'avvocato ha dichiarato che la famiglia King presenterà una denuncia penale per la presunta detenzione e per diffamazione. Al posto della chemioterapia i genitori si battevano per una terapia avanguardistica, denominata radioterapia protonica, che costa circa €100.000. Di qui la decisione di scappare in Spagna, vendere la casa e curare il figlio a loro modo. Si è espresso a loro difesa, per lo meno morale, anche il premier David Cameron: "L'istinto dei genitori è stato di offrire il meglio al loro figlio, la priorità ora è la salute del bambino. È anche comprensibile che le autorità competenti si interessino a questi casi".

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