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Marò, Latorre in Italia per quattro mesi

Matteo Legnani
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I giudici indiani hanno deciso: Massimiliano Latorre potrà tornare in Italia per curarsi al meglio dopo l'ischemia che lo ha colpito in India un paio di mesi fa. Evviva! Era Ora! Festeggiamo. No, calma. Perchè il ritorno del marò, che col collega Salvatore Girone è prigioniero di New Delhi da oltre due anni, è solo a tempo. Il "permesso" per malattia concesso dalla Corte suprema di Delhi è di quattro mesi. Facendo due conti, Latorre dovrebbe dunque fare ritorno in Asia agli inizi di gennaio, dopo aver trascorso un altro Natale insieme ai suoi cari. E saranno quattro mesi non facili per il governo. Perchè è chiaro che Renzi e soci dovrebbero evitare l'errore che fece Mario Monti, il quale rimandò Girone e Latorre in India dopo il Natale 2012 trascorso con le famiglie in Italia per gentile concessioni delle autorità di New Delhi. Ma, ritorsioni economiche a parte (vedi contratti e concessioni di aziende italiane nel subcontinente, che salterebbero quasi certamente), c'è la "questione-Girone: l'altro marò resterebbe lì. Ed è chiaro che, se ci tenessimo Latorre oltre i quattro mesi concessi da Delhi, Girone si trasformerebbe in un vero e proprio ostaggio. Tra l'altro, la delicata vicenda si sovrappone per tempistiche al cambio della guardia al ministero degli Esteri, con Federica Mogherini che a breve farà mie valige per l'Europa. Chiunque prenderà il suo posto alla Farnesina, si troverà subito una bella "grana" tra le mani. Vota il sondaggio: scaduti i quattro mesi...

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