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Jihad, Al Qaeda con l'Isis: "Tutti uniti contro Obama"

Ignazio Stagno
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Sempre più vicina la guerra tra Occidente e Isis. Oggi alcuni caccia americani hanno condotto i primi raid contro i jihadisti a sudovest di Bagdad, in quello che un funzionario della Difesa ha definito l'inizio di un intensificarsi delle azioni contro lo Stato islamico in Iraq. Le mosse di Obama - I raid americani sono stati lanciati per difendere le forze irachene sotto attacco. La scorsa settimana il presidente americano Barack Obama aveva annunciato che una campagna estesa, incluso l'autorizzazione di raid in Siria, cercherà di "far retrocedere e, in definitiva, distruggere l'Isis". "Colpiremo i santuari dell'Isis anche in Siria", ha detto il capo del Pentagono, Chuck Hagel, al Senato americano, ribadendo che gli Usa non coopereranno col regime di Bashar al-Assad. Mentre cresce il fronte anti-Isis, anche i miliziani del Califfato trovano alleati. I gruppi maghrebini (Aqmi) e yemeniti (Aqpa) hanno lanciato un appello ai "fratelli mujaheddin in Iraq e nel Levante" perché si uniscano "contro la campagna dell'America e della sua coalizione diabolica". Il Papa nel mirino - Cresce intanto l'attenzione su Papa Francesco: "Bisogna garantire la sicurezza del Papa ovunque, perché credo che possano cercare di colpirlo durante i suoi viaggi o anche a Roma", ha detto l'ambasciatore iracheno presso la Santa Sede Habeeb M.H.Al Sadr a Qn, "Perché ci sono membri dell' Isis che non sono arabi ma canadesi, americani, francesi, britannici e anche italiani. Non sono a conoscenza di fatti specifici, di progetti operativi. Ma quanto dichiarato dai terroristi dell'autoproclamato Stato islamico è chiaro. Loro vogliono uccidere il Papa".

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