Ebola, allarme Onu: il virus potrebbe mutare e diffondersi per via aerea
Il terrore vero è quello di una epidemia globale di Ebola. E' questo il messaggio che Anthony Banbury, capo della missione Onu che in Africa Occidentale sta combattendo il virus, ha lanciato sul quotidiano inglese Daily Telegraph in maniera chiara e diretta: "Il virus dell'Ebola potrebbe mutare e diffondersi per via aerea se l'epidemia non verrà tenuta sotto controllo velocemente". La preoccupazione dell'Onu - Ma Banbury non si limita a questo, e aggiunge: "L'epidemia di Ebola in corso è il peggior disastro a cui ho mai assistito. Non ho mai visto niente di simile e con un grado di pericolosità così elevato nella mia carriera, - Banbury lavora per le Nazioni Unite dal 1988 - durante la quale ho attraversato emergenze, guerre e disastri naturali. Lo dicono anche altre persone, esperti che solitamente non sono allarmisti". Il funzionario dell'Onu ammonisce poi la comunità internazionale, accusandola di aver agito in ritardo sulla situazione; e conclude "Si tratta di uno scenario da incubo, e improbabile, ma non può essere escluso; è necessario colpire duro per arginare questa malattia mortale" . Il caso zero in America - Intanto, ha un nome il primo infetto dal virus Ebola negli Stati Uniti. Si chiama Thomas Eric Duncan e, secondo le ultime fonti sanitarie del Texas, sarebbe entrato in contatto con un'ottantina di persone prima del ricovero definitivo, avvenuto il 27 settembre. Tra queste, anche cinque bambini. Il panico continua a diffondersi negli Usa, dove è stato segnalato un altro caso sospetto, questa volta alle Hawaii. Una persona è stata infatti posta in isolamento mercoledì, primo ottobre, al Queen's Medical Center di Honolulu, capitale dello stato americano. Non è ancora chiaro se abbia contratto il virus e i test sono ancora in corso. L'emergenza in Africa non si ferma - Intanto, denuncia l'ong Save the Children, in Sierra Leone ci sono cinque nuovi casi l'ora di Ebola e la cifra potrebbe raddoppiare entro fine mese se il Paese non verrà aiutato. I casi accertati di Ebola sono finora 7.178, di cui ben 2.800 si sono verificati negli ultimi 21 giorni. I morti sono 3.338, secondo il bollettino dell'Organizzazione mondiale della sanità. I Paesi più colpiti si confermano Liberia (3.696 contagi, 1.998 morti), Sierra Leone (2.304 casi e 622 decessi) e Guinea (1.157 e 710). In Nigeria e in Senegal si contano 21 casi e 8 morti, gli stessi, mentre gli operatori sanitari infetti sono 377, di cui 216 sono deceduti. L'arrivo del virus negli Stati Uniti pesa anche sulle compagnie aeree, con il Dow Transport che perde il 2,5%. Sintomo del timore di possibili contagi in aereo.