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La bomba sull'Airbus. L'ordigno fatto in casa: c'è la foto

Giovanni Ruggiero
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L'esplosivo contenuto in una banale lattina di una bevanda, con un elastico e un pulsante da detonatore, sarebbe stato quello che ha abbattuto l'Airbus russo lo scorso 31 ottobre nella penisola del Sinai e ucciso nello schianto 224 persone. Nell'ultimo numero della rivista di propaganda dell'Isis, Dabiq, si ritrova una specie di elenco degli ultimi attentati rivendicati dall'organizzazione terroristica nel quale è presente anche la tragedia dell'aereo partito da Sharm al-Sheik. Nell'articolo viene indicata proprio la data della strage, giorno in cui "i soldati del Califfo sono riusciti ad abbattere un aereo russo sopra la provincia del Sinai. A bordo c'erano 224 crociati russi. Tutti morti - chiarisce la rivista - E questo è per dimostrare ai russi e ai loro alleati che non avranno pace nei territori e nei cieli dei musulmani. L'uccisione, da parte loro, di decine di persone attraverso i loro raid porterà loro solo disgrazie e verranno uccisi, come loro uccidono. Dio volendo". La posizione - Secondo l'agenzia Interfax, la bomba era stata piazzata sotto il sedile di un passeggero vicino alla coda dell'aereo. Altri esperti dell'intelligence russa avevano ipotizzato che l'ordigno fosse esploso nella stiva, ma stando a quel che rivela il quotidiano russo Kommersant, la bomba è stata imbarcata proprio nella cabina passeggeri.

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