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Corte Strasburgo: Sì all'adozione dei figli del partner

La Corte di Strasburgo apre alle coppie omosessuali: la pronuncia è definitiva e il principio vale per tutti e 46 gli Stati membri. Il caso in Austria

Andrea Tempestini
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L'Europa si schiera a favore delle adozioni per le coppie omosessuali, che devono "avere il diritto ad adottare i figli dei compagni, così come avviene per le coppie eterosessuali non sposate". Questa la posizione presa della Corte europea dei diritti umani in una sentenza emessa dopo un ricorso presentato da una coppia di donne austriache e dal figlio di una di loro. Vale per tutti - La pronuncia - definitiva poiché emessa dalla Grande Camera della Corte di Strasburgo - riguarda l'Austria, ma i principi valgono per tutti gli altri 46 Stati membri del Consiglio d'Europa. Nella pronuncia la Corte afferma che l'Austria ha violato i diritti dei ricorrenti perché li avrebbe discriminati sulla base dell'orientamento sessual del partner, considerato che nle Paese l'adozione dei figli dei compagni è possibile per le coppie eterosessuali non sposate. Il commento del Cav - La sentenza è stata subito commentata da Silvio Berlusconi: "Non ci piace pensare a matrimonio ufficiali tra omosessuali - ha rimarcato il leader del Pdl -, ma riconosciamo la tutela dei diritti di chi è in questa situazione". Quindi sull'adozione: "Io su questo non ho un mio parere definitivo, non sono un tuttologo e certe cose non sono riuscito ancora ad approfondirle".

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