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La donna europea, bianca e bionda violentata dagli islamici: la foto choc dalla Polonia

Giulio Bucchi
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Più che una copertina, un pugno allo stomaco. Il magazine polacco wSieci sintetizza in una immagine, durissima e contestata, il sentimento di paura e rabbia per l'immigrazione incontrollata islamica che spira dall'Est Europa. Una donna bianca, bionda e bardata con la bandiera con stelle gialle su sfondo blu, aggredita da sei mani scure che le strappano i vestiti, le afferrano i capelli e i fianchi, la violentano. Il titolo è emblematico: "Lo stupro islamico dell'Europa". Il riferimento diretto è a quanto successo la notte di Capodanno a Colonia e in altre città europee, dalla Finlandia alla Svizzera, con gli assalti sessuali di immigrati e profughi alle donne che stavano festeggiando San Silvestro. Ma la critica è più profonda e riguarda l'anima stessa dell'Unione Europea: il giornale polacco si chiede se il Vecchio Continente si stia trasformando in un "Inferno" e se stiamo assistendo a un "suicidio" culturale e politico. Sotto accusa finisce poi la guida di questa Europa "islamofila e xenofila", la cancelliera tedesca Angela Merkel, più interessata a procurare forza lavoro a basso costo per le potentissime imprese tedesche che a salvaguardare il futuro dei cittadini europei. Come ricorda anche il Corriere della Sera, wSieci rappresenta in maniera prepotente quel sentimento espresso in politica non solo dalla Polonia, ma anche da Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca i cui premier si sono riuniti a Praga proprio per creare un fronte comune contro le politiche di accoglienza di Bruxelles e Berlino. 

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