Belgio: pillola di iodio a tutti i cittadini contro attacchi a centrali nucleari
Tutti i cittadini del Belgio riceveranno pastiglie di iodio, come misura di precauzione in caso di incidenti nucleari. Lo ha annunciato ieri la ministra della Salute, Maggie De Block, citata dai media nazionali. Sinora solo le persone che vivono vicino alle centrali nucleari avevano ricevuto le pastiglie, che agiscono sulla tiroide saturandola di iodio per evitare che venga assorbito quello radioattivo liberato dalle fughe nucleari. Il governo ha accettato di ampliare la misura alla zona compresa fra i 100 chilometri intorno alle centrali nucleari, rispetto ai 20 chilometri attuali, su raccomandazione del Consiglio superiore della salute e dall'agenzia federale di controllo sul nucleare. In Belgio ci sono due centrali attive, Doel e Tihange, ma la misura si applica anche alle centrali olandese di Borssele e francese di Chooz. Il costo della distribuzione delle pastiglie sarà pagato dalla compagnia Elecrabel, che gestisce le centrali nucleari del Belgio. Recenti incidenti, legati a fissure, negli impianti del Paese hanno suscitato dibattito pubblico e politico anche in Olanda, creando inquietudine in Lussemburgo e Germania. La sicurezza degli impianti è stata messa in discussione in relazione agli attentati del 22 marzo a Bruxelles. Secondo La derniere heure, un uomo che lavorava come agente di sicurezza in una centrale è stato assassinato due giorni dopo gli attentati e il suo pass per l'ingresso è stato rubato. Inoltre, nel giorno degli attacchi le centrali di Doel e Tihange furono evacuate, mentre due giorni dopo le autorità ritirarono i pass per l'accesso a Tihange a diverse persone e ridussero il personale, rinforzando la sicurezza con guardie private, polizia locale e federale, e militari. Ciò ha fatto pensare che le centrali nucleari potessero essere obiettivo dei piani dei terroristi, che hanno invece attaccato l'aeroporto di Zaventem e la metropolitana di Bruxelles.