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Noma, 63 intossicati nel ristorante migliore del mondo

Brutta sorpresa a Copenaghen, sulla tavola più rinomata: febbre e diarrea per i commensali, forse per la malattia di un cuoco. Il menù da 200 euro è costato caro...

Giulio Bucchi
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Brutta sorpresa in tavola nel migliore ristorante del mondo: 63 avventori del Noma, "tempio" gastronomico di Copenaghen, in Danimarca, sono rimasti intossicati accusando febbre e diarrea. L'intossicazione alimentare è avvenuta a febbraio, nell'arco di un periodo di 5 giorni, e potrebbe essere stata causata dalle cattive condizioni di salute di uno degli addetti alla cucina del locale. Saranno preoccupati i 22.000 clienti privilegiati che ogni anno riescono a sedersi per gustare la cucina dello chef René Redzepi. Privilegiati perché le richieste di prenotazione superano il milione, e tutto per assaggiare un menù degustazione da 200 euro (con picchi fino a 500) realizzato con fiori, radici, licheni, bacche, germogli e aghi di pino. Piatti che hanno fatto guadagnare al Noma il titolo di miglior ristorante del mondo dal prestigioso Restaurant magazine per tre anni di fila, dal 2010 ad oggi (strappandolo a un altro mito, il catalano El Bulli di Ferran Adrià) nonchè due stelle sulla aristocraticissima guida Michelin.  "Non chiuderemo" - "Quanto accaduto - ha spiegato il direttore del Noma, Peter Kreiner - è la cosa peggiore che potessimo aspettarci, perché il nostro compito è quello di rendere felice la gente prendendoci cura di loro. Siamo veramente spiacenti di quanto è successo e ho parlato personalmente con tutti i clienti che sono stati malauguratamente coinvolti nell'incidente e discusso il dovuto risarcimento". Kreiner ha escluso la possibilità che il ristorante venga chiuso. Non è il primo "scandalo" in un ristorante stellato Michelin. Nel 2009 a Londra il celebre Fat Duck della star dei fornelli Heston Blumenthal (tre stelle Michelin e tra i migliori interpreti della cucina molecolare) fu chiuso temporaneamente sempre per una intossicazione alimentare.

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