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Egitto, ancora violenze per strada,36 morti, ucciso un prete copto

Dopo il golpe i sostenitori dell'ex presidente Morsi si organizzano in corpi militari. L'Onu prova a intervenire: "Basta scontri, si cerchi una soluzione"

Ignazio Stagno
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Il premio Nobel per la pace Mohamed el Baradei, sarà nominato premier egiziano ad interim. Lo annuncia una fonte della presidenza. Il presidente ad interim egiziano Adly Mansour ha convocato Mohamed Baradei per conferirgli l'incarico. Un gesto che è l'estremo tentativo per sedare il caos che si respira nel Paese. In Egitto infatti la tensione continua a salire. Dopo il golpe militare che ha spodestato il presidente Morsi, continuano gli scontri in piazza. Per le strade del Cairo sono scesi i sostenitori di Morsi che non accettano la soluzione militare alla crisi egiziana. Così è scoppiata la bufera. Il bilancio degli scontri è di almeno 36 morti e oltre 1.000 feriti in tutto il Paese. I tafferugli tra i sostenitori e oppositori dell'ex presidente Mohammed Morsi sono cominciati la scorsa notte e sono andati avanti per tutta la giornata di oggi.  Ucciso un prete copto - Nel caos generale che si è creato per le strade delle maggiori città egiziane è stato ucciso anche un sacerdote. Nel primo pomeriggio un prete cristiano copto è stato assassinato a colpi di arma da fuoco nella provincia egiziana del Sinai, nella città di El Arish. Un fatto di sangue che indica come lo scontro si stia spostando sempre più sul fronte religioso.   I fratelli musulmani non mollano - Intanto il presidente egiziano ad interim, Adly Mansour ha incontrato il capo delle Forze armate e ministro della Difesa, Abdel-Fattah el-Sissi. Il presidente cerca il dialogo con i sostenitori di Morsi, ma il partito dei Fratelli musulmani Giustizia e libertà ha però respinto qualunque ipotesi di trattativa: "Il partito non parteciperà ad alcun dialogo con Mansour. Il partito non riconosce il golpe militare e il presidente Morsi è il legittimo presidente dell'Egitto" si legge in una nota. Vertice alla Farnesina -  Anche l'Italia ora comincia ad entrare nella calda estate egiziana. "Ora riunione d'urgenza con Bonino su Egitto. Angoscia per escalation violenza, auspico transizione rapida, inclusiva di tutte le parti" scrive su twitter il presidente del Consiglio Enrico Letta annunciando una riunione a Palazzo Chigi con il ministro degli Esteri. Dopo l'incontro, Letta e Bonino hanno espresso "grande preoccupazione". "Da parte italiana - si legge nella nota - si auspicano l'immediata fine di ogni violenza e l'avvio di una transizione rapida e inclusiva". Sulla crisi egiziana è intervenuto anche il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon: "Non c'è posto per le rappresaglie o per l'esclusione di importanti partiti o comunità. Bisogna proteggere i manifestanti e impedire scontri violenti". (I.S.)

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