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Messico, arrestato Trevino, il boss del narcotraffico Zetas

Miguel Angel Trevino

Il criminale è finito in manette all'alba dopo che i Marines hanno intercettato il suo furgone: tappa fondamentale nella lotta ai narcos

Eleonora Tesconi
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E' stato catturato oggi, 16 luglio, nel nord del Messico, Miguel Angel Trevino, il boss del narcotraffico Zetas, uno dei criminali più ricercati al mondo. Su di lui pendeva una taglia degli Usa di cinque milioni di dollari. Il quarantenne "Z-40", come era soprannominato, è finito in manette all'alba dopo un blitz a Nuevo Laredo (comune dello stato di Tamaulipas, vicino alla frontiera con gli Usa), dopo che un elicottero dei marines messicani ha intercettato il furgone su cui viaggiava. La polizia ha reso noto che nell'operazione non è stato sparato neppure un colpo. La cattura di Trevino segna un importantissimo successo nella lotta ai narcos per il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, insediatosi a dicembre, e un duro colpo per gli Zetas, nati alla fine degli anni '90 da un gruppo di militari d'elite, che lasciarono l'esercito messicano per darsi al narcotraffico. Trevino, un criminale spietato noto per i suoi tradimenti e le efferate esecuzioni, aveva iniziato a lavorare per conto del boss cartello del Golfo Osiel Cardenas, da tempo in carcere negli Usa, poi si era unito agli Zetas. Alla guida della banda, aveva preso il posto di Heriberto Lazcano, "il Lazca", ucciso nell'ottobre del 2012. I traffici degli Zetas riguardavano solo l'invio di cocaina negli Usa e il contrabbando di droga dal Guatemala, ma negli ultimi tempi si sono allargati alla tratta degli esseri umani, alla prostituzione e all'alcol in Messico, nell'America centrale e nel sud degli Stati Uniti.

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