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Oprah accusa di razzismoLa commessa italiana attacca:"Winfrey si è inventata tutto"

La ragazza non riesce a capire il perchè del comportamento della potente star

Nicoletta Orlandi Posti
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La storia raccontata alla tv americana da Oprah Winfrey sulla borsetta di coccodrillo negatale da una commessa italiana di un negozio di Zurigo perchè troppo cara per una persona di colore èinventata di sana pianta. Lo afferma in un'intervista esclusiva al domenicale 'Blick' la commessa italiana Adriana N. (nome di fantasia) che afferma di non riuscire più a dormire dal giorno delle accuse nei suoi confronti.  "E' una cosa terribile, da giorni non riesco più a dormire e mi sento al centro di una bufera, del tutto impotente. Quanto è successo è un orrore", spiega Adriana, aggiungendo di non nutrire alcun sentimento razzista. "Non sono assolutamente razzista, sono italiana", spiega, "perche' avrei dovuto discriminare qualcuno a causa della sua provenienza? E' semplicemente assurdo". La commessa definisce "assurde" le accuse dalla giornalista televisiva americana nei suoi confronti, poichè' "non direi mai una cosa del genere a un cliente, mai. Le buone maniere e la cortesia sono il principio basilare nel nostro lavoro. Non ho fatto del male a nessuno, ma lei è così potente ed io sono solo una commessa. Non riesco a capire perchè ha spiattellato questa storia in tv. Se tutto si fosse svolto come lei ha detto, perchè il giorno dopo non si è lamentata con la proprietaria del negozio, Trudie Goetz, che era invitata come lei al matrimonio di Tina Turner? E' davvero una cosa che non capisco".  Nell'intervista Adriana racconta che Oprah Winfrey "sabato 20 luglio è entrata nel nostro negozio di pomeriggio, accompagnata da un amico, forse la sua guardia del corpo. Eravamo tre commesse nel negozio e lei mi chiese dove fosse il reparto per signore".   "L'ho condotta insieme al suo accompagnatore al primo piano, dove le ho chiesto se voleva vedere qualcosa di speciale. Mi disse che non era mai stata in una boutique del genere in Svizzera e ha guardato in giro. Le ho mostrato una di queste borse Jennifer Aniston molto popolari, spiegandole che esistono in diversi formati e materiali", prosegue Adriana, aggiungendo che la Winfrey "ha guardato su un ripiano molto in alto, sul quale si trovava la borsa di coccodrillo da 35mila franchi. Le ho detto che si trattava di una borsa identica a quella che avevo in mano, con la differenza di essere molto più' cara. Le dissi che avrei potuto mostrarle anche altre borse". Di quella da 35mila euro, precisa la commessa italiana "ne vendiamo al massimo cinque all'anno, si tratta di un modello molto esclusivo".  Adriana spiega che "oltre il 50% della nostra clientela è internazionale e arriva da ogni parte del mondo. Non ho avuto mai problemi. Ho parlato con la signora Winfrey in inglese. Il mio inglese va bene, ma purtroppo non è eccellente. Noi ci sforziamo di trattare ogni cliente con il massimo rispetto ed in maniera uguale. Il mio compito è di vendere e sono fiera quando riesco a vendere un articolo. Venerdì ho chiesto a Trudie Goetz se vuole che mi dimetta, ma lei ha rifiutato ed è stata molto comprensiva. Fa piacere vedere che esistono titolari di un negozio tanto in gamba, che si schierano a difesa di un dipendente". Alla richiesta sul perchè nell'intervista abbia voluto conservare l'anonimato, Adriana precisa che ha "paura delle reazioni della gente: non voglio essere apostrofata in strada per questa faccenda. Voglio continuare a vivere e a lavorare in maniera normale". 

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