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Seattle, licenziato un dipendente di Starbucks, ha addentato un panino scaduto

Starbucks

Il giovane si giustifica: "Non avevo mangiato nulla in tutto il giorno". L'azienda: "Era stato segnalato già per altri problemi"

Eleonora Tesconi
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Aveva fame, ed è stato licenziato. Per aver mangiato un panino scaduto. E' accaduto a Seattle. Coulson Loptmann, responsabile di uno Starbucks, è stato cacciato dalla nota caffetteria in cui lavorava da circa un anno perché avrebbe recuperato un sandwich ormai andato a male dalla spazzatura. Un furto, a detta della società internazionale. Da par sua, il dipendente non si è capacitato dell'ingiusto licenziamento. Con la paga di 9,94 dollari all'ora non è facile andare avanti, ha spiegato il giovane, che è obbligato a sopravvivere con i buoni pasto.  Quel giorno, lo scorso lunedì, ha visto un collega buttare alcuni panini scaduti nella pattumiera. Perché sprecare tanto cibo? Così il dipendente ne ha recuperato uno e l'ha addentato: "Non avevo mangiato nulla tutto il giorno e avevo lavorato per sette ore di fila", si è giustificato. Per l'azienda Loptmann non solo si è reso protagonista di un furto, ma avrebbe violato anche i codici interni della società: "Non vogliamo che i nostri dipendenti consumino qualcosa che li possa far ammalare", ha spiegato all'Huffington Post Zach Hutson, portavoce di Starbucks, che ha anche sottolineato come la nota catena non licenzi i dipendenti alla prima "infrazione": "Già l'anno scorso - ha dichiarato - Loptmann era stato segnalato per molteplici problemi di prestazione. Per questo, dopo il caso del panino scaduto, abbiamo deciso di mandarlo via".

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