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Immigrati, sono l'8,3% della popolazione ma commettono la gran parte dei reati in Italia

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Zaccardi Michele
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Gli stranieri residenti rappresentano solo l'8,3% della popolazione ma commettono, in proporzione, molti più reati. Questo è il dato che emerge dai dati del Viminale sul totale delle denunce: gli immigrati sono responsabili del 49,6% dei furti, del 40,1% delle rapine, del 39,7% dei sequestri di persona e del 37% delle violenze sessuali. Quanto alla criminalità organizzata il record è italiano. Gli stranieri detenuti per associazione mafiosa sono 108 a fronte di 6800 italiani. Ma il primato è saldamente nelle mani degli immigrati per tutta una serie di reati, se rapportati alla popolazione. I detenuti per spaccio e produzione di stupefacenti ammontano a 6.747 stranieri su un totale di 19mila, mentre in carcere per reati contro la Pubblica Amministrazione, 2.500 sono immigrati rispetto a 4.500 italiani. Restringendo la visuale sulla Capitale le cose sembrano peggiorare. Quasi la metà dei detenuti nelle carceri di Roma provengono dall'estero. Il 55% dei furti con destrezza è commesso da immigrati, e così il 51,7% dello sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile. Poi il 45,7% delle estorsioni, il 45% dei furti in abitazione e il 41,3% di ricettazioni.  

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