Cesare Battisti, sfregio all'Italia: "L'asilo mi protegge, non mi avrete mai"
Sfrontato. Odioso. Come sempre, Cesare Battisti. Dopo l'arresto in seguito al tentativo di fuga in Bolivia, l'ex terrorista dei Pac in fuga dalla giustizia italiana, ha detto alla polizia federale brasiliana che "non ho paura di essere estradato in Italia, nonostante una recente richiesta da parte del governo italiano" poiché ritiene di essere protetto da un decreto dell'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, il quale gli ha concesso "un visto permanente". Le indiscrezioni relative alle dichiarazioni di Battisti arrivano dal quotidiano brasiliano Estadao. Battisti è stato arrestato mercoledì con una consistente quantità di valuta straniera non dichiarata; il 31 dicembre 2010, Lula, nel suo ultimo giorno di mandato aveva dato a Battisti asilo politico, bloccandone l'estradizione in Italia. Fonti governative confermano che il ministero degli Esteri è al lavoro per ottenerne l'estradizione. Il terrorista Battisti è stato condannato in contumacia all'ergastolo, con sentenze passate in giudicato, per quattro omicidi: due commessi materialmente, due in concorso con altri.