Papa Francesco, allarme-choc: "Verso la guerra nucleare". E mostra quella foto di Nagasaki
In aereo, come tante volte è accaduto, Papa Francesco si confessa. Lo fa mentre viaggia verso il Cile e dove confessa il suo più terribile dei timori: quello di una guerra nucleare. "Greg Burke (portavoce vaticano, ndr) parlava di questa immaginetta che vi ho dato - ha affermato il Pontefice rivolgendosi a chi lo ascoltava -. L'ho trovata per caso, è stata scattata nel '45. È un bambino col suo fratellino alle spalle morto, aspettano il turno davanti al forno crematorio a Nagasaki dopo la bomba. Mi sono commosso quando l'ho vista e ho osato scrivere: 'Il frutto della guerra'. E ho pensato di farla stampare e darvela perché un'immagine del genere commuove e più di mille parole per questo ho voluto condividerla con voi e grazie per il vostro lavoro". Leggi anche: Arriva il Papa, caos in Cile: rivolte, proteste e minacce L'immagine di cui parla il papa è una foto scattata a Nagasaki nel 1945 dal fotografo americano Joseph Roger O'Donnell: ritrae un bimbo che attende di far cremare il fratellino minore deceduto in seguito ai bombardamenti atomici a Hiroshima e, appunto, Nagasaki, in Giappone. Francesco si è commosso nel vedere la foto e l'ha distribuita per mostrare a tutti le conseguenze della guerra: "La tristezza del bambino solo si esprime nel suo gesto di mordersi le labbra che trasudano sangue", ha commentato. A quel punto, rispondendo alla domanda di un giornalista, Francesco ha affermato: "Si, ho davvero paura. Siamo al limite. Basta un incidente per innescare la guerra. Di questo passo la situazione rischia di precipitare. Quindi bisogna distruggere le armi, adoperarci per il disarmo nucleare". Parole pesantissime, a ridosso del viaggio in Cile, il 22esimo internazionale del Papa e il sesto in America Latina. Il Papa visiterà il Cile da oggi al 18 gennaio e continuerà poi il viaggio in Perù dal 18 al 21 gennaio. Al centro del viaggio un incontro con le popolazioni dell'Amazzonia a Puerto Maldonado, in Perù, prima volta di un Pontefice in territorio amazzonico.