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Vaticano, morto il cardinale O'Brien: giallo sulla censura nella biografia, sparita l'inchiesta per pedofilia

Giovanni Ruggiero
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È morto a 80 il cardinale Keith Michael Patrick O'Brien, accusato di abusi sessuali reiterati, tra gli anni '80 e '90, da parte di due seminaristi e un prete. A causa della sua "indegnità morale", il cardinale non poté partecipare al conclave del 2013, ma ancora oggi il Vaticano non ha mai reso noti i risultati dell'inchiesta che fu fatta a suo carico tre anni fa. La morte di O'Brien è stata accompagnata anche da un giallo. Dal Vaticano è stata diffusa una biografia ufficiale dalle quale è stata omessa tutta la parte relativa all'inchiesta e ai motivi per i quali il cardinale non aveva potuto partecipare all'elezione di papa Francesco. Nonostante questo, però, al cardinale era stato imposto solo di ritirarsi a vita privata, mantenendo di fatto il rango cardinalizio. Leggi anche: "Prego perché il papa muoia presto...", il prete che imbarazza il Vaticano Nel testo pubblicato sulla vita di O'Brien si legge che: "egli ha partecipato al conclave nell'aprile 2005 che ha eletto papa Benedetto XVI", ma non ha "partecipato al conclave del marzo 2013", e che d'intesa con papa Francesco "nel mese di maggio 2013 ha lasciato la Scozia per un periodo di rinnovamento spirituale, di preghiera e penitenza. Successivamente, nel marzo 2015, dopo un lungo itinerario di preghiera, il cardinale Keith Michael Patrick O'Brien ha rinunciato ai diritti e alle prerogative del cardinalato, espresse nei canoni 349, 353 e 356 del Codice di Diritto Canonico", cioè il diritto di eleggere il Papa.

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