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Libia, "è morto il generale Haftar", uomo forte della Cirenaica: immigrati e guerra, cosa può cambiare

Giulio Bucchi
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Alcuni media della Libia riportano la notizia della morte del generale Khalifa Haftar, leader della Cirenaica. La notizia non è stata confermata da fonti ufficiali. Secondo il Libyan Express Haftar il generale sarebbe morto a Parigi dopo aver accusato un malore. La stessa informazione è stata diffusa da The Lybia Observer in un tweet. Il canale televisivo libico Al-Ahrar ha riferito che il generale ha subito un ictus ed è stato trasferito in Europa. All'emittente Alnabaa TV Channel il portavoce dell'esercito della Libia orientale ha affermato che Haftar sarebbe in buone condizioni. Nel frattempo sui social media circola da alcune ore la notizia della morte dell'anziano leader. Haftar è uno dei due interlocutori (l'altro è il governo "ufficiale" libico) con cui l'Italia e gli Stati europei hanno trattato per bloccare l'emergenza del traffico clandestino di immigrati nel Mediterraneo. Se "scomparisse di scena", spiegava poche ore fa all'agenzia Adnkronos Arturo Varvelli , responsabile per il Medio Oriente e il Nord Africa dell'Ispi, ci sarebbe in Libia una rottura dello "stallo" e "un rimescolamento delle dinamiche interne e internazionali". "Privarsi di un attore che fino ad adesso è stato piuttosto importante sicuramente avrà delle conseguenze" perché "in Libia, al di là della questione Haftar, le rivalità personali contano parecchio", sostiene l'esperto. Già  la notizia del ricovero di Haftar e la nomina alla guida dell'Alto Consiglio di Stato di Khalid al-Mishri, espressione dei Fratelli Musulmani, avevano aperto nuovi scenari nel panorama politico libico, secondo Varvelli. "Lo stallo si rompe, bisogna capire se in positivo o negativo: al momento attuale entrambe le condizioni sono possibili - spiega -, di certo c'è una nuova chance verso il caos, ma anche verso una ricomposizione politica. È ancora prematuro per capirlo".

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