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Lifeline, la mossa sporca di Malta sulla Ong: "Non la facciamo entrare nei nostri porti". Lo schifo: Europa muta

Giulio Bucchi
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Il governo di Malta dice no all'Italia: la nave della Ong Lifeline con quasi 239 migranti a bordo non è autorizzata a sbarcare nei porti dell'isola. La Valletta si dice disponibile solo ad un "intervento di primo soccorso" in caso di situazione di emergenza. Si ripete dunque il braccio di ferro internazionale che su Aquarius era stato vinto dal Viminale. Durissima la reazione del ministro degli Interni Matteo Salvini: "Siete degli irresponsabili". E poi mette in chiaro che, in ogni modo, quella nave "non arriverà in Italia". Leggi anche: "Nessuna richiesta di accoglierli", Lifeline, la mossa sporca di Malta Ad annunciare il rifiuto di Malta di accogliere la Lifeline è stato il nostro Ministero delle Infrastrutture, retto dal grillino Danilo Toninelli, su Facebook: "Il centro di coordinamento dei soccorsi di La Valletta ha rifiutato, con la nota ufficiale che pubblichiamo in calce, qualsiasi tipo di intervento, se non il soccorso mirato a pochi casi di prima emergenza. Per Malta, quello della nave Ong è un caso post-SAR, dunque non di imminente pericolo - spiega Toninelli -. Assurdo, dato che stiamo parlando di una nave con un carico circa cinque volte superiore le proprie effettive capacità". La nave, che ha raccolto i migranti al largo delle coste della Libia, si trova in zona Sar di competenza maltese. Europa si specchia in disumanità Malta, che ha rifiutato soccorsi a #Lifeline. Nave ferma in area SAR dell'isola e in difficoltà per sua irresponsabilità, con carico di oltre 230 #migranti. Nessun altro Paese coordina operazioni, dunque colpe La Valletta ancora più gravi.— Danilo Toninelli (@DaniloToninelli) 22 giugno 2018

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