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Immigrazione, accordo nella notte al Consiglio europeo: Giuseppe Conte costringe Emmanuel Macron a mediare

Davide Locano
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Dopo la brusca interruzione nella serata di giovedì, il Consiglio europeo sull'immigrazione si sblocca nel cuore della notte. "I 28 leader hanno trovato un accordo sulle conclusioni del consiglio europeo, inclusa l'immigrazione". Così su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk dopo una maratona durata 13 ore e mezzo tra liti e bozze d'intesa strappate e ricucite in continuazione in un turbolento vertice a Bruxelles. Alla fine, in qualche modo, l'Italia la spunta, costringendo Emmanuel Macron alla mediazione a cedere su punti importanti. È infatti una bozza elaborata dal nostro Paese e dalla Francia apre uno spiraglio sull'accordo, in questo caso basato su "centri chiusi" e volontari nei quali distribuire gli immigrati che arrivano in Europa. In cambio, la Germania otterrebbe una soluzione sui movimenti secondari: punto decisivo per Angela Merkel, perché su questo si giocava il futuro del suo governo. Leggi anche: Savona, la firma segreta che fa saltare le coronarie a Macron Dopo aver sbattuto i pugni sul tavolo, Giuseppe Conte strappa una sostanziale vittoria e lo sottolinea: "Da questo Consiglio esce un'Europa più responsabile e solidale, l'Italia non è più sola". E sulla eventualità che l'Italia realizzi sul suo territorio dei centri di accoglienza per i migranti su base volontaria previsti dall'accordo raggiunto al Consiglio Ue, il capo del governo prende tempo: "E' una decisione che ci riserveremo di prendere, è una decisione collegiale ma non siamo invitati a farlo". In definitiva, nelle conclusioni del vertice viene affermato il principio che " tutte le navi che attraversano il Mediterraneo, quindi anche le Ong, devono rispettare le leggi e non devono interferire con le operazioni della Guardia costiera libica", spiega Conte aggiungendo che "è passato il principio che il tema della gestione dei flussi deve essere affrontato secondo un approccio più integrato che riguarda la dimensione esterna, quella interna e il controllo delle frontiere". Si afferma anche il principio, secondo Conte, che "chi arriva in Italia, arriva in Europa". Ancora, il premier italiano riferisce che nel documento approvato "si è finalmente affermato il principio del rifinanziamento del fondo fiduciario per l'Africa che ci torna particolarmente utile per le rotte dei migranti nordafricani" e viene anche chiesto che vengano "intensificati i rapporti e gli accordi con i paesi di origine e transito dei migranti". Macron fa buon viso, affermando: "L'Europa vivrà ancora per lungo tempo la sfida della migrazione, dobbiamo fare fronte a questa sfida restando fedeli ai nostri valori. Oggi è una tappa importante perché siamo riusciti a ottenere una soluzione europea e un lavoro di cooperazione". "Molti predicevano un mancato accordo o il trionfo di soluzioni nazionali, questa sera abbiamo trovato soluzioni europee", ha aggiunto Macron. Meno entusiasta la Merkel, la quale sottolinea che "abbiamo ancora molto lavoro da fare per superare le divisioni".

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