Immigrazione, il fondatore della Ong Open Arms: "Italia ha ucciso 340 immigrati"
Dopo la Aquarius, anche la nave Open Arms ha concluso in Spagna le operazioni di sbarco dei 60 migranti soccorsi in acque libiche, visto che sia da Malta che dall'Italia aveva solo ricevuto porte in faccia. E non devono averla presa benissimo i vertici della Ong spagnola, a dir poco inviperiti soprattutto con il governo italiano per il trattamento ricevuto. Leggi anche: Ong, un fiume di soldi dai vip: chi finanzia le navi nel Mediterraneo Alla conferenza stampa organizzata in pompa magna dalla comunistissima sindaca di Barcellona, Ada Colau, si è aggiunto anche il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, tra i più inviperiti con il ministro dell'Interno Matteo Salvini e quello alle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Per i ministri italiani, Camps ha solo parole velenosissime: "Abbiamo salvato 60 persone, ma ne abbiamo fatte morire 340". Il capo missione di Open Mars, Anabel Montes, si è sfogata con l'agenzia spagnola Efe: "La decisione italiana ci spiazza e lascia ancora una volta in una situazione di totale impotenza nel decidere la soluzione".