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Strasburgo, il terrorista Cherif Chekatt ucciso dalla polizia in un blitz

Matteo Legnani
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E' stato ucciso dopo 48 ore di latitanza Cherif Chekatt, il 29enne nordafricano che martedì sera aveva compito un attentato nel centro di Strasburgo, uccidendo 3 persone ferendone altre 14, di cui sei in modo grave. Mercoledì fonti della sicurezza francese avevano paventato la possibilità che il terrorista fosse riuscito a oltrepassare la frontiera e a entrare in Germania, ma con il passare delle ore le ricerche, nelle quali sono stati impegnati 750 uomini della polizia e dell'esercito, erano tornate a concentrarsi sulla città alsaziana, dove Cherif poteva contare su coperture da parte di altri esponenti dell'estremismo islamico. Cinque persone, inclusi padre, madre e le due sorelle di Cherif erano state poste in stato di fermo e sottoposte a interrogatorio. Nella mattina di giovedì 13 dicembre un'operazione nel quartiere di Neudorf, a Strasburgo, si era concluso in un nulla di fatto. Intorno alle 21 il blitz decisivo delle forze speciali nel quartiere di Meineau, non lontano dal quartiere di Neudorf, in cui era stato visto per l'ultima volta. France Info dice che Chekatt si era rifugiato in un deposito situato in località Plaine des Bouchers. Aveva con sé una pistola e un coltello. "Ha sparato contro una squadra di agenti di pubblica sicurezza che hanno combattuto" hanno spiegato fonti della polizia. "C'è stato uno scontro a fuoco con la polizia che lo ha neutralizzato". In tarda serata l'Isis ha rivendicato l'attentato ai mercatini natalizi a Strasburgo, affermando che il killer Cherif Chekatt era un "soldato" dello Stato islamico. Lo ha reso noto Site citando l'organo di propaganda del califfato islamico. Leggi anche: Toni Capuozzo, il segno sulla fronte del killer di Strasburgo: "Islam, ecco cosa rivela"

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