Brunei: hotel Principe Savoia si difende, l'Arcigay annuncia protesta
Milano, 4 apr. (AdnKronos) - Nulla sembra diverso davanti al Principe di Savoia a Milano, eppure uno degli alberghi del centro città è costretto a cancellare l'account social dopo che il sultano del Brunei, proprietario dell'hotel a cinque stelle, ha approvato la legge che punisce gli omosessuali con la pena di morte per lapidazione. Lusso e gentilezza sono di casa, eppure, la comunicazione è affidata a un solo portavoce. "Il codice etico di Dorchester Collection -spiega un portavoce dell'hotel all'Adnkronos- ribadisce l'importanza dell'eguaglianza sociale, del rispetto e dell'integrità morale, oltre a riconoscere il valore delle persone e le diversità culturali sia di ospiti, sia di dipendenti. Inclusione e diversità sono alla base dei nostri valori in quanto Dorchester Collection non tollera alcuna forma di discriminazione" Non risulterebbero cancellazioni di prenotazioni dopo l'appello di George Clooney a boicottare gli alberghi esclusivi di proprietà del sultano del Brunei, non solo quello in piazza della Repubblica, ma anche gli altri sparsi in Occidente. E i clienti, nuovi o habitué, non sembrano particolarmente interessati al tema. Chi invece, annuncia 'battaglia' è l'Arcigay: il prossimo 14 aprile, alle ore 19, è in programma in contemporanea davanti all'hotel Eden a Roma e al Principe di Savoia a Milano una fiaccolata di protesta.