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Sondaggio, l'Italia è il paese più euroscettico: "Solo il 42% crede che l'Europa sia un toccasana"

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Caterina Spinelli
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«Di chi è la colpa?», già si chiedono a Bruxelles e a ruota i media allineati. Della classe politica al governo ovvio, subito si rispondono con scostante sicumera, di quei partiti, o meglio di quel partito, la Lega, che dell' euroscetticismo ha fatto le fondamenta del suo successo e della sua popolarità internazionale. Nessuno è sfiorato dal dubbio che invece se l' Italia, come sostiene il sondaggio Eurobarometro pubblicato dal Parlamento Ue, è il Paese «più pessimista sui benefici dell' Unione», qualche motivo concreto ci sia e che non è solo questione di propaganda. Il sondaggio superufficiale parla chiaro, siamo noi i più euroscettici in un mare, si fa per dire, di europeisti. Solo il 42% degli italiani pensa che l' Europa sia un toccasana per il nostro presente e futuro, contro una media europea del 68%. Siamo più euroscettici perfino degli inglesi che tre anni fa hanno deciso con un referendum di andarsene definitivamente (anche se poi nella realtà non l' hanno ancora fatto). NUMERI CONSOLIDATI È davvero colpa di Salvini? No. Nel 2015 governava la sinistra, presidente del Consiglio era un certo Matteo Renzi e l' Eurobarometro di cui sopra registrava sommessamente che solo il 33% dei cittadini italiani era contento di fare parte dell' Ue e che il 63% non si sentiva sufficientemente tutelato dall' Europa. Il 50% degli italiani addirittura sosteneva di non sentirsi nemmeno europeo, mentre secondo il 58% la sfida principale dell' Europa era, guarda un po', l' immigrazione. L' anno dopo, il 2017, al governo c' era ancora il Pd mentre il presidente del Consiglio era Paolo Gentiloni. Ebbene in quell' anno l' Eurobarometro registrava che solo il 35% degli italiani pensava che far parte della famiglia eurocomunitaria fosse un bene. Percentuali più basse nel 2017 si registravano solo nella Repubblica Ceca e in Grecia. Il 25% degli italiani riteneva che far parte della Ue fosse addirittura dannoso, un male da evitare. Passa un anno e cambia il governo, stavolta tocca alla Lega e al M5S. Anche l' Eurobarometro cambia un po' le domande e chiede agli europei come voterebbero a un eventuale referendum per l' uscita del proprio Paese dall' Europa. Ecco, degli italiani solo il 44% avrebbe votato per rimanere. Il dato di quest' anno dunque è in linea con quello di almeno gli ultimi quattro, e che al governo ci sia la sinistra o la destra, gli europeisti o gli euroscettici non importa, l' italiano confida poco nell' Europa perché crede appunto che Bruxelles ci abbia un po' abbandonati, che abbia applicato due pesi e due misure e a noi è toccata sempre quella più gravosa, che non ci abbia ascoltato quando abbiamo chiesto qualcosa (immigrazione?) e che ci abbia invece punito, o avrebbe voluto farlo, mentre altri Paesi nella stessa situazione l' hanno fatta franca. SI ILLUDONO La verità è che l' Europa esulta per quel 68% di entusiasti dell' Ue e stigmatizza, anziché tentare di comprenderli, tutti gli altri che invece non lo sono. Bruxelles gioisce per i risultati delle Europee schernendo gli euroscettici il cui numero irrilevante rappresenta "solo" il quinto gruppo all' Europarlamento. Eppure tanto irrilevanti gli euroscettici non sono visto che molto probabilmente è proprio grazie al loro voto che la tedesca Ursula Von der Leyen, il nome scelto dalla Merkel e da Macron, diventerà presidente della Commissione europea. Ieri Orban ha detto che la sua nomina «è una opportunità per un' Europa forte che rispetti gli interessi nazionali», il giorno prima la Lega le ha assicurato il voto in cambio della nomina a Commissario (Concorrenza?) di Giorgetti. Al contrario i fedeli europeisti Verdi, i socialdemocratici tedeschi, la sinistra belga e olandese, i laburisti britannici e i greci hanno già detto che la prossima settimana non la voteranno. di Carlo Nicolato

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